Regione

E vissero felici e contenti… in Consiglio e in … Giunta!

 

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​Gioia – La Voce del Paese 

Da tempo non mi capitava di ascoltare un Consiglio comunale on line, il 21 febbraio, mio malgrado “mi è toccato” e non nascondo di essermi davvero divertito.

Il “de profundis” per le dimissioni di Rosario Milano anche da parte della opposizione è stato toccante, è proprio vero che si è apprezzati solo dopo la dipartita, a meno che non si sia assessori, perché in quel caso la maggioranza tace colpevolmente, lasciando al sindaco il compito di lanciare il suo appassionato “je accuse” per la pubblicazione di una lettera di dimissioni imposta, a suo dire troppo autoreferenziale e, tocco di vera classe, suggerisce all’assessore Vanna Pontiggia – per altro assente in quanto in questi giorni negli Stati Uniti per festeggiare l’importante dottorato di suo figlio l’ing. Maurizio Morgese presso l’Università di Chicago – di candidarsi alle prossime elezioni, una provocazione che potrebbe anche sortire effetti indesiderati. Mail vero affronto è stato condannarla per non aver continuato nelle retrovie a dare una mano… indovinate a chi? Allucinante!

L’evidente acrimonia nei suoi confronti, colpevole di lesa maestà per aver detto chiaramente di essere stata costretta per motivi politici a dimettersi, è davvero offensiva quasi quanto l’ingratitudine dei sodali, fino a ieri al suo fianco… e dire che la poverina era persino nei Lions ai tempi in cui il buon Lucio rivestiva importanti incarichi. Non una parola è stata spesa a suo sostegno o difesa dall’assessore alla Cultura, nonostante ci si fregi di etica associazionistica e alti valori di solidarietà… a conferma che il detto “Mors tua, vita mea” è sempre valido, soprattutto in contesti politici.

Altro momento topico, la denuncia del consigliere Milena Pavone sulle intitolazioni delle strade a Almirante, Pinuccio Tatarella e Giovanni Giuseppe Angelo Mastrangelo, zio del sindaco, in una zona – quella di via Acquaviva – che ospita toponomastiche artistiche, mentre per l’intitolazione di una piazza a Falcone e Borsellino si è ritenuto di non procedere – a differenza di quella a Norma Cossetto in direttissima individuata nella piazza situata tra via Salvo D’Acquisto e via Santa Candida.

Su quest’ultima e che vedrà sulla targa il riferimento ai “partigiani” titini, la Commissione non ha posto obiezioni.

I poveri “Falcone e Borsellino” sono stati invece dirottati verso l’intitolazione di un plesso della Mazzini, provvedimento che, a detta della Pavone, avrebbe senso nel dar nome ad una scuola non ad un suo plesso che notoriamente prende il nome della via, essendo parte di un istituto che il nome già ce l’ha.

La Pavone ha chiuso l’intervento ricordando la richiesta di intitolazione di una via a Pietro Mongelli messa in discussione sempre dalla Commissione, evidentemente tutt’altro che paritetica, nonostante il sindaco non ne faccia parte, come precisato dal primo cittadino nella sua accalorata risposta che ha scatenato proteste fuori microfono e messo a dura prova la cortese pazienza del povero presidente del Consiglio Ferrante

Di altissimo spessore l’intervento del consigliere Capano, che ha denunciato l’ennesimo abbandono di una cucciolata di cani e invitato il Sindaco a porre rimedio trovando una soluzione. Quale? Ovviamene imporre microchippature a gogò e convincere i massari a sterilizzare i cani, impresa improba dati i numeri e soprattutto l’orecchio da mercante degli stessi. Con una azione seria e costante però si potrebbe tentare di arrivare alla totale estinzione del problema e della specie, con buona pace di tutti tranne che dei volontari del canile che rischierebbero di perdere il loro lavoro dal costo di diecimila euro al mese loro destinati per custodire e accudire i randagi.

A sorpresa, a ringraziare la Pontiggia per il suo operato due consiglieri di minoranza: Donato Paradiso che ha chiesto i reali motivi per cui è stata costretta a dimettersi ricevendo come risposta “largo alle giovani anche se inesperte ma tanto volenterose” e scalpitanti e Maurizio Liuzzi che ha ringraziato l’assessore Pontiggia per il lavoro svolto e per le tante iniziative, sottolineando che è sempre stata di una disponibilità estrema e di un garbo personale e istituzionale di altissimo livello, ed augurandole di continuare a far politica perché è una vera risorsa per tutte le comunità.

Dulcis in fundo, prima della torta nuziale, i confetti dei debiti fuori bilancio – parcelle tutte rigorosamente pagate con le tasse di noi cittadini -, di cui questa Amministrazione vanta il primato assoluto, tanto da entrare nel guinness delle approvazioni a fine mandato.

Per concludere, foto di gruppo con damigelle, sia ai banchi che nella sala “rinfreschi”, come nei migliori matrimoni, sorrisi a 32 denti, auguri, complimenti e congratulazioni anche da chi in Consiglio non spiccica parola… mancavano solo le bomboniere!

 

 

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