Radice. Territorio. Segno. Una collettiva a Casamassima racconta la Puglia contemporanea
Saranno sei gli artisti in mostra dal 14 novembre al 1 dicembre
Il 14 novembre si inaugura, nelle sale al pianterreno di Palazzo Monacelle a Casamassima (Ba), Radice, Territorio, Segno, mostra collettiva di Anna Dormio, LIMBA (Francesco Paolo Cosola e Veronica Liuzzi), Andrea Schifano, Pietrangelo Pezzuto, Luisa Valenzano, a cura di Nicola Zito, Giuliana Schiavone, Luisa Valenzano, promossa dalla Fondazione Mons. Sante Montanaro, nell’ambito del progetto “Echi dal Territorio”finanziato dal Consiglio Regionale della Puglia.
La mostra riunisce artiste e artisti pugliesi che hanno partecipato alle precedenti edizioni del Premio Don Sante per l’Arte Contemporanea, offrendo una riflessione approfondita sul loro legame con il territorio e sulla continuità del loro percorso artistico. Le varie edizioni del premio hanno sollevato interrogativi che spaziano dall’incertezza esistenziale dell’uomo contemporaneo, alla ricerca di una dimensione estetica attraverso la luce e il colore, fino alla complessa indagine delle geografie espressive, tema che segna anche l’edizione in corso.
In Radice, Territorio, Segno queste tematiche si intrecciano e trovano nuove forme di espressione, grazie alla presenza di opere che dialogano con il territorio, incorporando riflessioni sul concetto di radice, non come ancoraggio statico, ma come punto di partenza per un dialogo attivo e dinamico con l’ambiente e la comunità. La mostra mira a mettere in luce le tracce lasciate dalle loro esperienze passate, esprimendo al contempo la capacità del territorio di evolversi e coesistere con nuove forme di espressione artistica. Attraverso i loro percorsi di ricerca, gli artisti creano una mappa simbolica del loro legame con lo spazio dell’appartenenza, esplorando temi come il radicamento, l’attraversamento e lo scambio. Le loro opere si configurano come tracce estetiche di un dialogo continuo tra il sé e il territorio, tra la tradizione e l’innovazione, tra il passato e il presente.
La mostra diviene il luogo in cui il territorio e gli artisti coabitano e si compongono reciprocamente, in un continuo processo di scambio e condivisione, dove l’essenza del luogo non è mai fissa, ma si trasforma e si rinnova nell’atto stesso dell’essere-in-comune.
Radice, Territorio, Segno sarà visitabile fino al 1 dicembre 2024 nei seguenti orari:
lunedì e venerdì 10-12 | martedì, giovedì, sabato, domenica 17-19