Regione

Biblioteca comunale. Mozione del PD per l’organizzazione della riapertura

 

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​Gioia – La Voce del Paese 

“PREMESSO CHE

La sede della Biblioteca Comunale Don Vincenzo Angelilli di Gioia del Colle è chiusa dal 2017 per lavori di recupero dell’ex Scuola Media F.P. Losapio dove la biblioteca attende di essere trasferita  grazie al finanziamento assegnato in seguito alla partecipazione all’Avviso Pubblico SMART-IN Puglia “Community Library” accordato al Comune di Gioia del Colle.

I lavori di recupero della struttura risultano conclusi…

Ad oggi, ai consiglieri non è stato fornito alcun materiale che consentisse una lettura trasparente del percorso che si intende intraprendere circa la riapertura e la gestione della biblioteca nella nuova forma della Community Library; si è chiesto se il progetto fosse stato preceduto da una rilevazione dei bisogni (degli utenti e degli erogatori del servizio) ma, ad oggi, non risulta che tale rilevazione sia stata eseguita, pertanto si desume che una analisi successiva non esista; al contrario, non è emerso un autentico progetto di fruizione della biblioteca, che rischia di essere limitata negli orari a causa della carenza di personale, con l’inevitabile conseguenza di una riduzione sempre maggiore del servizio, prima dal punto di vista quantitativo poi, inevitabilmente, dal punto di vista qualitativo;

Da un confronto con le attività previste e svolte dalle numerose Community Library sorte in Puglia negli ultimi anni non vi sono i presupposti che la biblioteca, che non deve più intendersi come mero servizio di prestito,  diventi un autentico luogo, moderno e multimediale, di fruizione e diffusione di cultura, di incontro, di aggregazione, di studio condiviso degli studenti della Scuola e dell’Università nelle ore pomeridiane

 TENUTO CONTO CHE

Le finalità dell’avviso pubblico SMART-IN Puglia “Community Library”, vinto dal Comune di Gioia del Colle per la realizzazione della Community Library sono:

promuovere progetti di Community Library, Biblioteca di Comunità, quale modello evoluto di biblioteca in grado di offrire servizi innovativi per la promozione della lettura e della cultura e di costituire un presidio di partecipazione e coesione culturale della comunità.

qualificare le biblioteche (con particolare riguardo alle biblioteche centrali e dipartimentali universitarie pubbliche, alle biblioteche scolastiche pubbliche e comunali) attraverso l’allestimento di spazi idonei e l’acquisizione di strumentazioni e tecnologie avanzate, per innovare ed incrementare in modo permanente l’offerta di nuovi prodotti e servizi di fruizione culturale pubblica. I progetti, inoltre, dovranno caratterizzarsi per l’adozione di modelli di gestione sostenibili ed innovativi, basati anche sul coinvolgimento di istituzioni culturali e scientifiche, associazioni culturali ed altri partner rilevanti nei campi dell’innovazione, della cultura e del territorio.

Il Manifesto IFLA (International Federation of Library Associations and Institutions)/Unesco sulle biblioteche pubbliche recita, tra le altre cose, che La biblioteca pubblica, via di accesso locale alla conoscenza, costituisce una condizione essenziale per l’apprendimento permanente, l’indipendenza nelle decisioni, lo sviluppo culturale dell’individuo e dei gruppi sociali. Questo Manifesto dichiara la fede dell’Unesco nella biblioteca pubblica come forza vitale per l’istruzione, la cultura e l’informazione e come agente indispensabile per promuovere la pace e il benessere spirituale delle menti di uomini e donne.”

L’agenda ONU 2030 indica come obiettivo primario l’istruzione di qualità, alla cui realizzazione, unitamente al ruolo della Scuola, concorrono altri agenti educativi e formativi, prime tra tutte le biblioteche, attraverso progetti di collaborazione con il corpo insegnante;

IFLA dichiara che le biblioteche sono istituzioni-chiave nel percorso per il perseguimento degli Obiettivi, e ciò dimostra altresì il ruolo essenziale che esse rivestono per il miglioramento della vita delle persone;

La realizzazione della proposta ministeriale dei patti educativi di territorio richiederà sinergie tra scuole, biblioteche, altri soggetti culturali, implicando la necessità per tutti questi soggetti di aprirsi a funzioni e servizi nuovi e ulteriori rispetto a quelli strettamente istituzionali;

CONSTATATO CHE

Il percorso di gestione che codesta Amministrazione ha annunciato di voler intraprendere non corrisponde né alle premesse fatte in sede di partecipazione all’ottenimento del finanziamento, né agli obiettivi  della Biblioteca di Comunità, né alle aspettative create da ormai anni di attesa di una riapertura del servizio né, infine, alla concreta ed auspicabile possibilità di assunzione di nuovo personale, sia sotto il profilo normativo che sotto il profilo delle risorse economiche a disposizione, dal momento che non risulta essere stata messa a bilancio nessuna voce in tal senso;

RITENUTO CHE

La biblioteca di comunità, al contrario, merita una ponderata pianificazione delle attività per il futuro che amplifichi e implementi il ruolo svolto di presidio di socialità e luoghi del sapere, che sostenga la professionalità e aggiorni la formazione dei lavoratori e delle lavoratrici dell’ambito scolastico e non solo, che garantisca a tutte e tutti l’accesso libero e uguale alla cultura, che offra strumenti e risorse per la comprensione delle diverse culture, lo sviluppo della creatività e della personalità,  favorendo l’inclusione sociale delle ormai numerose comunità etniche presenti sul nostro territorio e puntando sulla creazione di una rete con altre biblioteche già da tempo presenti nelle città limitrofe.

I CONSIGLIERI DEL PD IMPEGNANO IL SINDACO E LA GIUNTA A 

avviare un percorso aperto alla partecipazione delle cittadine e dei cittadini e delle associazioni culturali interessate, delle scuole del territorio, del personale addetto e delle forze politiche, con lo scopo di ridisegnare un progetto di sistema bibliotecario coerente con le premesse sopra accennate;

prevedere una somma di bilancio adeguata e indire concorsi pubblici per l’assunzione di personale giovane e qualificato, in grado di garantire un adeguato turnover di personale archivistico e bibliotecario e la loro costante formazione, in ottica di valorizzazione del servizio e del ruolo dei dipendenti pubblici quali aggregatori sociali;

potenziare il servizio bibliotecario, rispetto a quanto dichiarato, con un prolungamento dell’orario di apertura e, quindi, di fruizione del servizio;

avviare una discussione approfondita – nell’ambito del percorso partecipato – sulle future modalità di gestione del servizio bibliotecario;

prevedere risorse adeguate alla conservazione e digitalizzazione del patrimonio archivistico comunale, anche attraverso l’individuazione e l’assunzione delle figure professionali necessarie”.

Pd sede di Gioia del Colle

 

 

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