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Votiamo Guendalina Losito e il “Soffione” al Festival Internazionale del Film Corto

 

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​Gioia – La Voce del Paese 

Tra i seicento cortometraggi selezionati nel Festival Internazionale del Film Corto “Tulipani di setanera” vi è “Soffione”, uno short film sul cyber bullismo che vede la giovane e talentuosa attrice gioiese Guendalina Losito interpretare con grandissima bravura ed emozione la protagonista Sara.

I cortometraggi che saranno più volte visualizzati entro il 30 aprile alle ore 12 finiranno nella rosa dei cinque cortometraggi premiati dalla RAI con premi e riconoscimenti molto importanti conferiti nel corso del festival dal 4 al 7 maggio.

Il Festival organizzato dall’Associazione L’Università Cerca Lavoro (UCL), è la rassegna di audiovisivo breve che racconta, attraverso le opere cinematografiche selezionate per il concorso, storie d’autore di interesse sociale. Qui la diversità e la fragilità trovano una pluralità di narrazioni che hanno l’obbiettivo di comunicare la condizione di ogni individuo e sostenerne l’integrazione nella società italiana e internazionale, tema di cui “Soffione” è icona, sia per il tema trattato che per la cura ai dettagli e la magistrale interpretazione di Guendalina, commovente ed emozionante nel suo dialogo allo specchio con quella parte di sé che vuole vederla reagire ai soprusi dei compagni e la incita a confidarsi con la sua famiglia, a non arrendersi, a lottare…

Il corto prodotto da Gango Studio della durata di poco più di 11 minuti vede alla regia Fabio Salerno e Dario Lucky, il soggetto è di Francesco Cutrignelli e la sceneggiatura di Ersilia Cacace.

Lo interpretano Giorgia Cavallaro (Sara da piccola), Fabio Salerno (il preside che con il suo discorso finale attraverso la metafora del soffione scioglie i cuori di tutti), Nicola Moschetti (il papà di Sara) e Melania Mastrapasqua (la sua mamma).

La musica di Erica Mou è perfetta per dar voce alle ansie ed alle insicurezze dell’adolescenza, oltre che indovinata colonna sonora di un’opera destinata al successo, di grandissimo impatto emozionale grazie a Guenda che attraverso quel video virale e alle notifiche sonore che segnalano l’arrivo di un messaggio ha interpretato la disperazione di tutti gli adolescenti vittime di scherzi crudeli, in grado di rubare la voglia di vivere ed avvelenare una delle età più belle della vita.

Il soffione – spiega Fabio Salerno (il preside) agli studenti raccolti nell’auditorium – è come un segreto, è qualcosa noto a pochi, destinato a rimanere nascosto. Sara aveva un segreto ma era l’unica a non esserne a conoscenza perché non era vero.”

Ma come tutti i segreti, se rivelati assumono prima la forma di pettegolezzo, poi di calunnia, che si potrebbe paragonare al soffione con la sua infruttescenza di semi leggeri che soffiando si spargono al vento e diventano inafferrabili.

“Ebbene la calunnia è questo spargere incontrollabile… Le parole non sono più recuperabili e si diffondono come soffioni” creati da curiosi e superficiali messaggi… “con il peso delle vostre parole – conclude il preside – avete spinto la vostra compagna Sara farsi del male…”

Il film in concorso finanziato dal Ministero dell’Istruzione, fa parte di un progetto della rete di scopo costituita dai Comuni di Capurso, Casamassima e Triggiano, dall’associazione Futuro@forense e dagli istituti scolastici “Bosco-venisti” di Capurso, “Marconi” di Casamassima e “Cartesio” di Triggiano può essere visto su questo link: https://www.raiplay.it/video/2023/03/soffione-corto-c7bacee7-5fc7-4050-bb77-6c1aed67d13e.html.

 

 

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