Patrizia Nettis. Si indaga sulla morte della giornalista gioiese
Gioia – La Voce del Paese
Il 29 giugno scorso la notizia della morte della giornalista Patrizia Nettis ha lasciato in molti, oltre che una grande tristezza, una dolorosa incredulità. Più dettagli giungevano, più si stentava a credere che potesse aver compiuto un simile gesto, lasciando il suo bimbo di nove anni, i suoi cari, un lavoro che amava tanto e il successo conquistato a prezzo di tantissimi sacrifici.
Sia pur velato di malinconia, il suo sguardo non lasciava presagire il tragico epilogo di cui tanto si è scritto e parlato. Che il funerale si fosse svolto in tempi brevissimi, senza che prima si fosse effettuata l’autopsia ha generato altre perplessità, lasciando supporre che gli inquirenti non avessero alcun dubbio sull’accaduto, ma chi le era vicino di dubbi ne nutriva non pochi.
Non desta quindi stupore, se non per il ritardo con cui questa decisione è stata resa pubblica, che si stia indagando sulla sua morte e che sia stata richiesta l’autopsia dal legale dei suoi famigliari l’avvocato Giuseppe Castellaneta, lo stesso cui Patrizia dedicò nel 2013 un bellissimo articolo che le valse il premio Campione.
Parrebbe vi sia anche un indagato.
“Si tratta di un’iniziativa doverosa per escludere ogni altra ipotesi diversa da quella attualmente presa in considerazione dalla Procura. L’attività d’indagine difensiva che stiamo svolgendo è parallela a quella che sta svolgendo la procura di Brindisi.”
L’ obiettivo – per Castellaneta – è giungere alla verità dopo aver ascoltato le persone informate sui fatti e raccolto dati secondo l’articolo 190 bis del codice di procedura penale.
Partendo dal presupposto che Patrizia non avesse alcun motivo per togliersi la vita, la causa è da ricercarsi quindi all’esterno.
In attesa di ulteriori sviluppi, si spera che qualunque dato emerga non aggiunga altro dolore a quello già vissuto.