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Settenario e processione dell’Addolorata. Iniziano i riti della Settimana Santa

 

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​Gioia – La Voce del Paese 

“Con il Settenario e la processione dell’Addolorata, il venerdì precedente la Domenica delle Palme, si aprono i riti della Settimana Santa gioiese. Inizierà venerdì 24 marzo il Settenario in onore dell’Addolorata, ogni sera alle ore 18.00 ci sarà la recita del Santo Rosario seguito alle ore 18.30 dalla Celebrazione della Santa Messa con meditazione dei “Sette Dolori di Maria Santissima”.

Venerdì 31 marzo giornata dedicata al ricordo della Madonna Addolorata alle ore 17.30 nella chiesa di San Francesco sarà celebrata la Santa Messa Solenne al termine della quale alle ore 18.30 partirà la tradizionale processione della venerata immagine dell’Addolorata che si recherà verso la Chiesa Madre dove alle ore 19.00, con la “bussata al portone” la Madonna entrerà in chiesa, nella quale è prevista una breve sosta per l’ascolto del “Pianto della Madonna” di Iacopone Da Todi al termine del quale la processione farà rientro nella chiesa di San Francesco. Il presidente Alessandro Candeloro, invita i Confratelli e Consorelle della Confraternita del Purgatorio e i fedeli tutti a partecipare a questa manifestazione di fede.

La processione sarà accompagnata dal Concerto Bandistico “Santa Maria degl’ Angeli” di Cassano Murge.

Il professor Montanarelli circa questo culto scrive:

“Nel Venerdì di Passione, precedente alla Domenica delle Palme, si celebra per la seconda volta, la memoria dolorosa e quaresimale dei sette dolori di Maria Santissima Addolorata. La seconda memoria liturgica della Vergine Addolorata fu introdotta dai Padri Serviti.

Anticamente a Gioia del Colle in questo giorno, alle ore quindici, ogni anno a turno, da ogni Chiesa cittadina diversa, in ordine dettato dall’anno di fondazione, veniva portata in processione la statua della Madonna Addolorata.

Gioia del Colle detiene il primato per il numero di statue che riproducono la Madonna Addolorata, infatti nel passato quindici erano le statue che rappresentavano la Madre dei Dolori.

La processione percorreva l’anello viario extra murale, sostando presso tutte le Chiese cittadine, fermandosi presso la Cappella del pubblico Calvario, la Chiesa propria dell’Addolorata ubicata in Via Bartolomeo Paoli ed infine presso la Chiesa Madre.

La Madonna definita desolata, cercava il Figlio disperso presso tutte le Chiese che le “negavano” l’ingresso. La statua della Madonna veniva portata a spalle dalle donne ed accompagnata dalle Figlie di Maria piangenti ed oranti. Solo quando la statua della Madonna giungeva sul sagrato della Chiesa Madre, l’Arciprete annunciava che Gesù non era morto e che però avrebbe dovuto soffrire, morire in Croce, ma poi risorgere il terzo giorno. La Madonna dopo la pubblica consolazione, rientrava nella sua Chiesa di appartenenza.

Nel tempo la turnazione processionale è stata ridimensionata, permanendo la sola processione dell’Addolorata dalla Chiesa Conventuale di San Francesco di Assisi, alla Chiesa Madre e viceversa in memoria del sodalizio liturgico stipulato dalla Confraternita del Purgatorio che officiava nel Cappellone del Santissimo Sacramento, ubicato in Chiesa Matrice, con il Capitolo della medesima Chiesa Maggiore. In seguito la sede della Confraternita del Purgatorio fu trasferito presso la Chiesa Rettoria di San Francesco di Assisi.

L’omaggio liturgico, con lo scambio delle processioni dell’Addolorata, con quella del busto di San Filippo Neri, in occasione della Festa Patronale, oltre che per la posizione privilegiata e centrale ella Chiesa conventuale, in realtà sanciva il patto della gestione dell’antico grande pozzo di San Francesco di Assisi posto al centro di Piazza Plebiscito, conteso tra i Frati Francescani ed il Capitolo della Chiesa Madre. L’accordo fu mediato dalla Confraternita del Purgatorio e pertanto si decise che la statua dell’Addolorata sarebbe stata accolta in Chiesa Madre il Venerdì di Passione ed il Venerdì Santo, mentre il busto argenteo di San Filippo Neri sarebbe stato accolto nel trono posto nella Chiesa di San Francesco di Assisi nei tre giorni della Festa Patronale”.

La Confraternita del Purgatorio

 

 

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