“Caro don Gaetano. Due maestri del Sud – Spigolando tra le carte di Gaetano Salvemini”
La Voce del Paese
Il 24 febbraio alle ore 18, presso il Chiostro Comunale si terrà l’incontro letterario “Caro don Gaetano. Due maestri del Sud – Spigolando tra le carte di Gaetano Salvemini”.
Dialogherà con gli autori – Giovanni Capurso e Valentino Romano – il giornalista Giovanni Paradiso.
L’incontro, inserito nella rassegna “a Sud del ‘900… la cultura della rivoluzione” curata da Tonia Scarnera e Nicola Vacca gode del patrocinio del Comune ed è stato realizzato in collaborazione con l’associazione Libertà e Giustizia Circolo “Vito Antonio Vinci”, la Biblioteca “LiBeRI DI VOLARE “Rosa Protino Vinci” e la Comunità “Fratello Sole”.
Nell’incontro saranno presentati “Due Maestri del Sud. Gaetano Salvemini e Giovanni Modugno” di Giovanni Capurso e “Caro don Gaetano…” Spigolando tra le carte di Gaetano Salvemini” di Valentino Romano.
Giovanni Capurso, valente studioso della storia pugliese del ‘900 (a lui si deve il recente volume La ghianda e la spiga sulla vita del deputato socialista conversanese Giuseppe Di Vagno, ucciso proditoriamente a Mola di Bari nel 1921, un prodromo del delitto Matteotti), facendo ampio ed oculato ricorso agli scambi epistolari tra Salvemini e Modugno, ne ricostruisce le relazioni politiche ed umane che li coinvolsero, in particolare, a partire dal 1908, in occasione delle elezioni amministrative e politiche dell’anno successivo. “I due intellettuali iniziarono così a ritrovarsi su obiettivi comuni […] In breve tempo quella stima si trasformerà in amicizia e poi in collaborazione politica.”
I piani sui quali Salvemini, anticlericale, e Modugno, cattolico sincero, si scontrarono maggiormente furono sicuramente quelli degli ultimi anni relativi alla concezione del cristianesimo e ai rapporti tra Chiesa e Stato.
Due grandi Maestri profondamente diversi tra loro: militante appassionato e fervente anticlericale lo storico Gaetano Salvemini, uomo di scuola a tutto tondo e sincero cattolico il pedagogista Giovanni Modugno, “ciò non impedì ai due amici di condividere le medesime battaglie politiche in difesa dei contadini del Sud…”per circa un cinquantennio.
“Lo scopo di questo saggio – afferma l’autore – non è tanto di entrare nel merito di vicende già abbondantemente analizzate e raccontate, ma di soffermarsi sul profondo legame politico, umano ed intellettuale che questi due Maestri del Sud, pur nelle loro divergenze.
Il socialismo umanitario di Salvemini e di Modugno fu soprattutto quel movimento che avrebbe dovuto portare al riscatto delle classi subalterne del Mezzogiorno, rispetto ai soprusi dei latifondisti e dei proprietari terrieri assenteisti, con la conquista dei diritti, in primo luogo l’istruzione.
“In un recente saggio – afferma Giovanni Capurso – Zagrebelsky ha ricordato come nella contemporaneità il maestro sia diventato una figura scomoda e inattuale. Un maestro spinge l’allievo a mettersi costantemente in discussione mettendo in discussione se stesso.
Ho cercato di fare mio questo messaggio partendo da un confronto tra due maestri del Sud; opportunità che mi è stata data dalla collettanea “Caro don Gaetano” ideata da uno storico rigoroso e pugnace come Valentino Romano . Il risultato è un libro asciutto e senza pretese di esaustività.
Lo storico molfettese e il pedagogista bitontino, pur nelle loro diversità, furono accomunati dall’intransigenza antifascista e dall’anelito per una società giusta. Un sentito e doveroso ringraziamento va anche a Peppino Piacente, saggio artigiano del libro e a Marino Pagano, infaticabile promotore della cultura.”
Valentino Romano, scrittore e saggista, si occupa di ribellismo contadino meridionale post unitario. Ha scritto “Brigantesse, donne guerrigliere contro la conquista piemontese (2007), Storia del brigantaggio politico post unitario (con Paolo Zaneton, 2009), Nacquero contadini, morirono briganti (2010), Briganti e galantuomini, soldati e contadini. Storie minime della Nuova Italia (2016), “Brigantaggio e ricolta di classe. Le radici sociali di una guerra contadina (con Enzo Di Brango nel 2017 e “Dalle Calabrie agli Abruzzi. Il generale Josè Boges tra i briganti di re Francesco II (2018) e Processo a Carmine Crocco, generale dei briganti 2022.
“In Caro Don Gaetano… – Spigolando tra le carte di Gaetano Salvemini che non ha pretese di saggio storiografico, ma vuole soltanto essere, principalmente, una testimonianza d’affetto nei confronti di don Gaetano – dichiara Valentino Romano -, si propongono al lettore quattro di queste tessere: le traversie editoriali de La Rivoluzione Francese; la cura nell’affrontare l’autobiografia di un brigante; l’inaspettata (ma non tanto) baruffa tra Salvemini e il suo amico di sempre, Giustino Fortunato; e, infine, l’inedito carteggio con un corrispondente “minore”.