Regione

“Attività storiche”, l’impegno di Stefano de Carolis

 

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​Turi – La Voce del Paese 

Il presidente dell’associazione “La Faldacchea di Turi” ha avviato l’iter di riconoscimento per 9 attività turesi

A luglio 2022 la Regione Puglia ha emanato l’avviso pubblico finalizzato al riconoscimento delle “attività storiche e di tradizione della Puglia” e al loro successivo inserimento nell’apposito elenco regionale.

L’obiettivo dell’iniziativa punta a censire e valorizzare «le attività storiche e di tradizione territoriali che costituiscono testimonianza della storia, dell’arte, della cultura e della tradizione imprenditoriale del territorio pugliese».

Come disciplinato dalla legge regionale n.30 del 2021, l’elenco regionale si articolerà in tre  categorie principali: negozi storici, che svolgono commercio al dettaglio in sede fissa o all’interno dei mercati su aree pubbliche; botteghe artigiane storiche, impegnate nella produzione e vendita diretta al dettaglio di beni o servizi; locali storici, dediti alla ristorazione o alla somministrazione di alimenti e bevande.
In ragione delle loro specifiche caratteristiche e della presenza storica sul territorio (30, 40 o 70 anni), le attività storiche ammesse saranno suddivise in ulteriori sottocategorie.

Agosto 2022 – L’incontro in sala consiliare

Comprendendo l’importanza di questa opportunità, il 2 agosto 2022, l’Amministrazione organizzava un incontro con CAT-Confesercenti Bari e i titolari degli esercizi commerciali turesi più longevi. Nella circostanza, l’assessore Fabio Topputi sottolineava l’impegno dell’Ente – proprio in virtù dell’intesa con Confesercenti Bari – a fornire gratuito supporto nella fase istruttoria della pratica di accesso all’elenco regionale.

Tuttavia, a distanza di un anno, nulla si è mosso.

Luglio 2023 – La svolta

A riprendere in mano la situazione ci ha pensato Stefano de Carolis, presidente dell’Associazione “La Faldacchea di Turi”, adoperandosi per contattare gli esercizi commerciali che rispondevano ai requisiti dell’avviso pubblico.

«I negozi, le botteghe e i locali storici, oltre ad essere il cuore pulsante del tessuto economico cittadino, rappresentano un patrimonio sociale e culturale che va tutelato e valorizzato. Queste realtà – dichiara de Carolis – costituiscono l’identità della nostra comunità; raccontano una pagina irripetibile della storia di Turi, scritta da persone che, in un tempo prolungato e continuativo, con il proprio lavoro, la propria dedizione e tanto sacrificio, hanno tramandato mestieri, arte e tradizioni».

«Partendo da tali considerazioni – aggiunge – ho deciso di prodigarmi per non far perdere a Turi questa prestigiosa occasione: ho interloquito con i titolari dei negozi che, a mia memoria, vantano almeno 30 anni di attività, illustrando i criteri dell’avviso regionale e offrendo il mio aiuto per individuare la documentazione necessaria».

«Al momento – chiosa – siamo riusciti ad avviare la procedura per 9 attività commerciali: Antica pizzicheria-salumeria Zita di de Tommaso Marisa (dal 1961), Cartolibreria Punto Scuola dei f.lli Diomeda (dal 1965), Aurelia Dolciaria delle sorelle Verna (dal 1980), Sartoria dei fratelli Resta (dal 1947), Fiorista Saffi Andrea (dal 1989), Pace Ottica (dal 1991), Panificio e Panetteria Alba D’Oro di Santamaria Michele (dal 1991), Pub-Pizzeria Il Setaccio di Nino Caffò (dal 1992) e
Calzature Gargano di Marilena Gargano».

Non è da escludere che ci siano altre realtà che potrebbero aver diritto ad ottenere questo riconoscimento regionale. Dunque, per quanti abbiano bisogno di delucidazioni, è possibile contattare il presidente Stefano de Carolis al numero 331 36 77 818.

 

 

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