Regione

Presidente: che ne pensa di dimettersi da quel ruolo, adesso?

 

​ 

​Cassano – La Voce del Paese 

di Giovanni Brunelli

Scena muta, ieri in Consiglio Comunale, per il Presidente della Prima Commissione Consiliare permanente, Lino Angiulo.

Il Presidente ha ascoltato in silenzio assoluto, come tutto il Consiglio, la ricostruzione dei fatti raccontata dal Consigliere di minoranza Angelo Giustino, aggredito ed offeso in sede dei lavori della Commissione da Angiulo, così come avevamo raccontato su queste pagine lo scorso mercoledì.

Un vero “leone da tastiera”, Angiulo, sulla pagina Fb di questo giornale, con decine di commenti che tentavano di smentire l’accaduto, attaccando e denigrando “la stampa locale”, cioè “La voce del paese” che aveva raccontando l’accaduto.

Le gravissime affermazioni di Angiulo, per quanto ci riguarda, sono al vaglio del nostro avvocato, per eventuali azioni legali e risarcitorie, dato il tono diffamatorio delle stesse.

Ma questo è un altro discorso.

Il dato politico è che un Pubblico Amministratore, peraltro rivestito di una responsabilità delicata quale la Presidenza di una Commissione Consiliare dunque figura istituzionale per definizione, si permette di scrivere su una pagina social che non è affatto vero quanto accaduto, che si tratta di esagerazioni della stampa locale (faziosa, che scrive sotto dettatura), che non si è mai alzato dal suo posto a quel tavolo e che non ha mai né offeso né sforato il suo collega di minoranza.

Noncurante che a sbugiardarlo ci siano decine di testimoni fra dipendenti comunali e pubblici amministratori che direbbero il falso, se dicessero il contrario, forte solo di quattro sgangherati follower che danno ragione a prescindere a chiunque faccia parte della coalizione di maggioranza.

Ma i follower in Tribunale non ci saranno. E non c’erano neppure ieri, in Sala Consiliare.

Lì Angiulo era solo con la sua coscienza e con le sue bugie. Vedeva sgretolarsi il castello di parole quando anche la gran parte della sua maggioranza aveva mostrato solidarietà a Giustino, per un fatto mai accaduto prima nella storia della Cassano repubblicana.

Ci si aspettava, dunque, da parte del Presidente una replica altrettanto accalorata come le sue affermazioni su Fb oppure una smentita, un reindirizzamento delle accuse o – se fosse stato meno avventato e più umile – una richiesta di scuse, motivate magari dallo “stress” (che va bene per tutto!).

Invece nulla. Evidentemente quanto accaduto, quanto da noi raccontato e quanto affermato da Giustino in Aula era tutto vero.

Il suo silenzio lo ha inchiodato alle sue responsabilità: chi tace acconsente non è solo un proverbio ma la pietra su cui sarà scritto il futuro politico-amministrativo del Presidente Angiulo, se mai ne avrà uno.

A questo punto – non per noi, né per questo giornale ma per non continuare ad infangare e vilipendere l’istituzione che (ahinoi!) in qualche modo rappresenta – sarebbe bene per lui fare un passo indietro dalla carica che occupa e tornare a fare il Consigliere comunale meditando su una dote rara ma preziosa qual è quella della sincerità che anche in politica non guasta.

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *